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“Scripted” è troppo vago.
I contenuti video vengono spesso divisi in "scripted" e "unscripted". I primi hanno un testo prestabilito, gli altri vengono recitati/condotti a braccio.
A volte la direzione è obbligata (un podcast di interviste sarà tendenzialmente unscripted), più spesso però sarà il frutto di una scelta ragionata.
I contenuti unscripted sono di solito meno costosi e richiedono meno preparazione. Per alcuni sono più spontanei e autentici rispetto ai contenuti scripted (opinione che a mio avviso tradisce una scarsa fiducia nella fase di scrittura e un'elevata fiducia nel personaggio al centro del video, che in realtà avrà altissime probabilità di apparire inautentico anche nel più improvvisato dei video).
Ai contenuti scritti viene invece riconosciuto il pregio di essere più chiari, organizzati, coerenti, e di offrire un intrattenimento di maggiore qualità e spesso con un minutaggio più breve (perché più scrittura vuol dire più sintesi).
La noiosissima conclusione ricorrente di questo dibattito è che, insomma, vedete un po' voi: se volete pubblicare più roba, più velocemente, abbassando i costi e chiudendo un occhio sulla qualità, non perdete tempo con la scrittura; se invece volete sfornare un prodotto di qualità e raggiungere un pubblico più esigente, assumete un team di scrittori.
In altre parole, abbiamo una serie di pro e contro che tendono ad annullarsi.
Solo che non è così.
O meglio, vantaggi e svantaggi del processo di scrittura tendono effettivamente ad annullarsi, o almeno a risultare soggettivi, se parliamo di contenuti scritti non drammatizzati, come ad esempio un video sulla pastorizzazione delle uova per chi vuole cucinare un tiramisù in sicurezza.
L'enorme vantaggio dei contenuti scritti emerge quando si compie il passo successivo: la decisione di optare non solo per un video scritto, ma anche drammatizzato. Con l'espressione "video drammatizzati" intendo quelli in cui il messaggio da far arrivare al pubblico è dimostrato drammaticamente, è cioè trasmesso tramite una storia.
Questo approccio garantisce al video tre vantaggi:
memorabilità: un messaggio trasmesso attraverso una storia ha un impatto molto maggiore (e sono i video più memorabili ad avere maggiori possibilità di condivisione e diffusione);
longevità: il video sarà sempre attuale e non perderà valore e appeal nel tempo. (per la stessa ragione per cui la gente guarda ancora le sit-com degli anni '90 ma non guarderebbe mai una puntata di Chi l'ha visto del 1997);
unicità: questo tipo di video non è replicabile dalla concorrenza (a meno di plagio conclamato), mentre un video non drammatizzato (pensate di nuovo alla pastorizzazione delle uova) potrà essere facilmente riprodotto, e con uguale efficacia, da qualsiasi utente che ne noti il successo su youtube.
I contenuti drammatizzati sono dei film. Per questo trovano spazio in questa newsletter.